È una mattinata soleggiata e fredda quella del 18 gennaio 2021, quando Procida diventa Capitale Italiana della Cultura per il 2022. L’emozione per l’attesa sull’isola e nelle case dei procidani sparsi per il mondo si fa gioia.
È la prima volta di un piccolo centro, la primissima per un’isola. Fino a quel momento il Mibact, Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, aveva scelto città ben più grandi e note al grande pubblico. Così come più grandi e più note erano le altre 10 città finaliste con Procida: Bari, Taranto, Ancona, Cerveteri, L’Aquila, Trapani, Pieve di Soligo, Verbania e Volterra.
Eppure Procida è riuscita a portare a casa il risultato con un progetto e uno slogan centratissimo, per il suo contesto e per quello che tutti abbiamo vissuto durante la pandemia: “La cultura non isola”.
Uno slogan che acquista forza tra le pagine del dossier che la commissione del Ministero ha definito eccellente e che ha traghettato l’isola verso la vittoria.